lunedì 2 maggio 2011

A che serve svegliarsi se fuori piove?

Nella nebbia del mattino
s'erge quasi a giudice la pioggia
scolorando via ogni più piccolo fiore
ogni insettucolo aggrappato al suo filo d'erba
ogni più piccola lumaca
nascosta sotto terra.
Piove forte,
piove impetuosamente,
piove senza fermarsi mai,
l'acqua grigia e calda
del cielo

insistente e caparbia
amica della mia mattina
che contemplo attraverso un vetro rigato,
una finestra semiaperta,
uno spiraglio denso di odori
di terra bagnata
di cieli antichi e pesanti
di lontano sogni dimenticati.

Poi l'odore del caffè satura il letto
e la magia scompare
il sogno torna prepotente e il ronfare di un gatto
ricopre i sordi tuoni lontani.